Nel Golfo dei Poeti si trovano tre isole, chiamate Palmaria, Tino e Tinetto, che dal 1997 fanno parte dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO. Palmaria è la più grande delle tre, posta di fronte al borgo di Porto Venere da cui è separata da uno stretto tratto di mare detto Le Bocche.
L’isola ha una forma triangolare che ricorda un cuore: casualità significativa visto che si trova di fronte all’antico tempio dedicato a alla Dea dell’Amore. Il lato orientale dell’isola, rivolto verso Porto Venere, è quello più antropizzato: vi si trovano alcune abitazioni private, una trattoria, e parecchi stabilimenti balneari, alcuni dei quali di proprietà della Marina e dell’Aeronautica Militare.
Il lato occidentale, che si rivolge verso il mare aperto, è caratterizzato da alte scogliere a picco sul mare che ospitano numerose grotte, tra cui la Grotta Azzurra, visitabile in barca, e la Grotta dei Colombi, che si può raggiungere solamente calandosi con delle corde.
All’interno di quest’ultima sono stati ritrovati dei resti di sepolture che attestano la presenza umana sull’isola nell’epoca Neolitica. Nella parte meridionale dell’isola, denominata Pozzale, si trova una cava abbandonata, utilizzata un tempo per l’estrazione del pregiato marmo nero con striature dorate detto portoro.
L’isola è stata purtroppo sede di numerose costruzioni militari ora in stato di abbandono: fortunatamente il Comune si è attivato per promuovere la tutela ambientale del luogo, che ospita alcune specie vegetali ed animali molto rare se non addirittura uniche.
Oggi, in località Semaforo, sorge il Centro di Educazione Ambientale (C.E.A.), ubicato in un fortilizio che ospitava una Batteria sperimentale della Marina Militare: il Centro è diventato meta di un gran numero di giovani per attività ricreative e di studio inerenti il turismo ecosostenibile e la tutela ambientale, e consente il soggiorno in camerate con comodo di cucina, con ampi spazi al coperto e all’aperto.
L’isola del Tino è interamente riservata a zona militare, ed è visitabile solo due volte all’anno: il 13 settembre, in occasione della festa di San Venerio, nato nell’isola della Palmaria e patrono del Golfo della Spezia, e la domenica successiva. Più a Sud si trova la più piccola delle tre isole, chiamata Tinetto: nonostante le sue dimensioni, che la rendono poco più grande di uno scoglio, si trovano tracce della presenza di comunità religiose risalenti al VI sec. e all’XI sec.
A differenza del Tino, il Tinetto è accessibile ai privati cittadini, che possono ormeggiare i mezzi natanti e sostarvi nel rispetto del regolamento per la tutela marina del parco naturale regionale di Porto Venere.
SPIAGGE DELLA PALMARIA
- Spiaggia libera attrezzata Gabbiano (Punta Secco)
- Spiaggia ghiaiosa di Palmaria (la principale dell’isola, vi si accede solo via mare. Spiaggia attrezzata)
- Località Carlo Alberto (ghiaia grossa, pietre e rocce; è presente un bar)
- Cala dell’Ammiraglio (raggiungibile solo dal mare, nessun servizio disponibile)
- Punta della Maiella (nessun servizio, raggiungibile solo in barca o tramite un sentiero che parte da Terrizzo, dove attraccano i traghetti)
- Pozzale (spiaggia attrezzata con bar e ristorante)
- Cala piccola (scogliere piatte, raggiungibile dal mare)
- Cala grande (scogliere piatte, raggiungibile dal mare)
SENTIERI
Periplo dell’isola di Palmaria
LUOGHI DI INTERESSE
- Grotta Azzurra (Palmaria)
- Grotta dei Colombi (Palmaria)
- Centro di Educazione Ambientale (Palmaria)
- Ruderi di antiche comunità religiose (Tinetto)